La cucina tra stranezze e piatti tipici

Quando viaggio vorrei scoprire tutto del paese che mi ospita: arte, storia, tradizioni… insomma in una parola: la cultura.
Quando viaggio mi piace entrare nel profondo della terra in cui mi trovo, della sua popolazione: non viaggio per restare in un grande villaggio turistico che potrebbe essere a Santo Domingo, come a Gran Canaria o a Phuket; viaggio per sapere cosa c’è al di fuori di quel villaggio.
Ho due bambine, quindi spesso e volentieri prediligo strutture organizzate e comode, anche con caratteristiche italiane, intrattenimento per famiglie e località da turismo “di massa”; insomma, non disdegno viaggiare comoda, soprattutto con loro, ma vorrei sempre che la nostra vacanza non si fermasse lì.
Ci piace l’idea di andare in giro per il mondo, e far conoscere alle nostre bambine popoli e paesi con tutti i loro sensi: vista, tatto, olfatto, gusto e udito.

Ogni luogo d’Italia o del Mondo merita di essere visto e vissuto attraverso il tatto, che sia la scoperta della sabbia tra le dita, della neve fresca o di un monumento; ogni popolo merita di essere scoperto per i suoi profumi, i gusti e i suoi rumori, la sua musica.
Bellezze, panorami, suoni, aromi, gusti… sono questi i veri specchi della cultura di un popolo: sono questi i veri elementi per vivere, in viaggio, esperienze uniche. Quelle che generano ricordi.

Sì, perché quello che ci ricordiamo tornando da un viaggio non è la grandezza della piscina del nostro resort, ma è l’altezza delle onde del mare.
Quello che più ci resta impresso non è il piatto di pasta cucinata dal cuoco italiano nel villaggio a Santo Domingo, ma è la carne di coccodrillo che abbiamo mangiato in Sudafrica.
Quello che ricordiamo delle nostre vacanze sono le emozioni, le persone, i profumi...le esperienze che facciamo.
Esperienze che si possono fare dall’altra parte del mondo, ma anche restando a pochi passi da casa, perché ogni regione, ogni paese ha una propria cultura, più o meno differente alla nostra.

E sai che cosa, più di ogni altra, ci parla di queste differenze?
La tavola!
Ciò che mangiamo, come lo mangiamo e quando sono aspetti che dicono molto su un popolo!
Il tè alla menta del Marocco ci parla di ospitalità, l’hamburger americano ci racconta di un popolo frizzante e sempre in movimento, il pranzo di nozze del sud Italia ci mostra la convivialità e l’accoglienza, la cucina francese raffinata non è altro che lo specchio di un popolo elegante.
Non credi?

Girare per il mondo e mangiare spezzatino di cammello, carne di coccodrillo, gelato indiano, insetti e cavallette: questo è viaggiare!
Questo è scoprire ciò che ti circonda!
E per farlo devi semplicemente viaggiare aprendo i tuoi occhi, ma anche il tuo naso, orecchie, e bocca...il tuo cuore!
Perchè solo così potrai viaggiare e vivere emozioni.
E generare ricordi indelebili, come quella foto sul tuo profilo social, del piatto più strano che tu abbia mai mangiato in giro per il mondo…
Cosa ne pensi?
Qual è la cosa più strana che tu abbia mangiato in giro?

Pubblicato il: 2020-11-20